FONDAZIONE ITALIA®
 
PRIMA PAGINA INDICE
   

Processo SME: assolto Berlusconi

Prescritto il reato per la corruzione del giudice Squillante

Il dispositivo della sentenza: «Visto l'articolo 531 CPP dichiara non doversi procedere nei confronti di Berlusconi Silvio in ordine al reato di corruzione ascrittogli al capo A) limitatamente al bonifico in data 06-07 marzo 1991 perché, qualificato il fatto per l'imputato come violazione degli articoli 319 e 321 C.P. e riconosciute le circostanze attenuanti generiche, lo stesso è estinto per intervenuta prescrizione; visto l'articolo 530 CO.2 C.P.P. assolve Berlusconi Silvio dal reato di corruzione relativo al bonifico in data 26-29 luglio 1988 contestato al capo A) per non aver commesso il fatto; visto l'articolo 530 C.P.P. assolve Berlusconi Silvio dagli altri fatti di corruzione contestati al capo A) per non aver commesso il fatto; Visto l'articolo 530 CO.2 C.P.P., assolve Berlusconi Silvio dal reato di corruzione a lui ascritto al capo B) perché il fatto non sussiste»

 

Il processo SME si è concluso con l'assoluzione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si dichiara «soddisfatto e sereno» E "meglio tardi che mai" è riportato nel comunicato che il capo del governo affida alle agenzie di stampa pochi minuti dopo, aggiungendo di aver avuto "ragione ad essere sereno" perché aveva la "piena coscienza di non aver commesso nulla".
E' prescritto invece il reato per la corruzione del giudice Squillante.Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi esce dal processo metà assolto e metà prescritto dal processo stralcio Sme. I giudici lo hanno assolto dall’accusa di aver concorso ad «aggiustare» la sentenza civile Sme e gli hanno concesso le attenuanti generiche dichiarando prescritto il reato di corruzione semplice relativo al bonifico da 434 mila dollari finiti da un conto Fininvest al giudice Squillante attraverso Cesare Previti. La Procura di Milano aveva chiesto che il premier fosse condannato a otto anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Gaetano Pecorella, uno dei difensori di Berlusconi. si dichiara soddisfatto della sentenza «Certamente faremo appello sulla prescrizione ma la sentenza ha riconosciuto la completa estraneità ai fatti di Berlusconi per i fatti di corruzione della Sme e quelli riferibili al libro paga. Sulla situazione incerta che riguarda il bonifico e su cui i giudici hanno deciso la prescrizione faremo appello certamente». Anche Nicolò Ghedini, anch'egli legale del Cavaliere, conferma l'«appello» per quanto riguarda la prescrizione.
Numerose le telefonate al premier: Il primo a chiamare è stato il presidente del Senato Marcello Pera. Poi dalla Germania, dove è in missione diplomatica, il ministro Esteri Gianfranco Fini.Tra le tante telefonate anche qiella del senatore a vita Giulio Andreotti.