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Ciampi rinvia alle Camere la riforma sulla giustizia: palese incostituzionalita'


   
 

Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi rileva "motivi di palese incostituzionalità" nella riforma dell'ordinamento giudiziario.Quattro i punti "palesemente incostituzionali" nella riforma dell'ordinamento giudiziario che il Capo dello Stato ha rinviato alle Camere. La lettera con le motivazioni è stata inviata al presidente del Senato Marcello Pera, il quale l'ha letta in aula. Ciampi scrive che l'analisi del testo della riforma e' stata ''resa difficile'' anche dal modo in cui essa e' stata scritta: due soli articoli, il secondo dei quali consta di 49 commi ed occupa 38 delle 40 pagine della legge. ''A tale proposito - osserva Ciampi - ritengo che questa possa essere la sede propria per richiamare l'attenzione del Parlamento su un modo di legifera, invalso da tempo, che non appare coerente con la ratio delle norme costituzionali che disciplinano il procedimento legislativo e, segnatamente, con l'articolo 72 della Costituzione, secondo cui ogni legge deve essere approvata 'articolo per articolo e con votazione finale'''.
La lettera evidenzia che la legge contrasta con il dettato costituzionale sull'autonomia della magistratura in quattro punti: il nuovo potere del ministro della Giustizia di comunciare alle Camere le linee della politica giudiziaria; l'istituzione di un monitoraggio sugli esiti dei procedimenti giudiziari; il "sensibile ridimensionamento" del Csm sulle carriere dei magistrati; la facoltà di impugnativa concessa al minsitrod ella Giustizia sulla delibere del Csm riguardo gli incarichi dei magistrati.