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Da tutta Europa per studiare Totò. Il convegno organizzato  dall'Universita' Federico II di Napoli
 

Il Dipartimento di Filologia Moderna dell'Universita' Federico II. ha organizzato per il 13 maggio, un convegno internazionale dedicata a Toto'  sul tema «Totò / de Curtis: parole di attore e di poeta». Sono attesi studiosi da varie università europee, per un incontro di studio con  illustri linguisti degli Atenei di mezz'Italia.
Totò, il principe della risata sara' al centro delle discussione, da un punto di vista prevalentemente linguistico.
 Il grande attore ha fondato la sua comicita' verbale su una lingua immediatamente riconoscibile, discorsiva e aperta alle sfumature regionali, contribuendo a diffondere presso un pubblico di spettatori di ogni ceto un italiano di uso comune,  conquistandosi cosi' un suo spazio ben definito nella storia della lingua italiana e nel campo degli studi linguistici.
  Da «Signori si nasce, e io lo nacqui, modestamente» a «Veniamo con questa mia a dirvi», da «Siamo uomini o caporali» fino a «selvaggio sì, ma fesso no» (in «Totò Tarzan»), da «a me, piace» fino a «ma lei perché mi fa il ritocco?»: sono tante le battute di Totò ancora oggi ripetute come particolarissimi «proverbi d'autore». In un'intervista del 1940 Totò descriveva se stesso come un uomo normale visto in uno specchio deformante, e aggiungeva: «È su questa deformazione della realtà quotidiana che io devo puntare» La forzatura della realtà, anche di quella affidata alle parole di uso quotidiano, faceva insomma parte di un suo consapevole programma artistico. E le battute dette da Totò diventano inconfondibilmente solo sue, anche quando sono state scritte da altri, da autori e sceneggiatori dei diversi film.                                                                                                                                                                               Il ruolo di Totò nella storia della nostra lingua è stato indicato già quaranta anni fa da Tullio De Mauro, il quale nel 1963, nella Storia linguistica dell'Italia unita, sottolineava che Totò riprendendo in chiave comica forme dell'italiano libresco, come «ha d'uopo» o «eziandio», contribuiva per così dire a mandarle in soffitta. Inoltre, in un'epoca in cui non esisteva ancora la televisione, attraverso i suoi film, Totò ha messo in circolazione presso un pubblico di spettatori di ogni ceto un italiano di uso comune.
Il convegno   analizzerà quindi gli usi linguistici di Toto' come attore e poeta, dando rilievo al suo continuo scivolare tra italiano aulico, dialetto, italiano usuale, forme popolari, invenzioni estemporanee e giochi linguistici che gli permettevano di ottenere il caratteristico effetto deformante della realta' da cui prendeva originalita' e vigore la sua comicita'. Il convegno avrà gli interventi di Edgar Radtke , Universita' di Heidelberg, che parlera' di 'Toto' e l'italiano parlato'; Domenico Russo, Universita' di Chieti, su 'Toto' e la ridondanza linguistica'; Nicola De Blasi  Universita' di Napoli Federico II, che interverra' su 'Lo spazio del dialetto nei dialoghi filmici di Toto'', e  Pietro Maturi, Universita' di Napoli Federico II, studiera' la compresenza e la mescolanza di italiano letterario, dialetto e italiano regionale ne 'A livella'. Gabriele Frasca  Universita' di Siena per Stranieri, traccerà un'analisi formale di alcune battute e del motto di spirito fondato sul gioco di parole.
Tra gli altri interventi, Francesco Avolio, Universita' dell'Aquila Altri, Patricia Bianchi, Universita' di Napoli Federico II e Sandro Dionisio, regista e autore del film 'La volpe a tre zampe', tratto dall'omonimo romanzo di Francesco Costa, questi ultimi evidenzieranno i legami tra Toto' e la cultura popolare napoletana, sia attraverso le sue battute che attraverso la riproduzione delle sue immagini che in varie forme e stilizzazioni puntellano i percorsi urbani napoletani. 

Il  poeta Michele Sovente, Accademia di Belle Arti di Napoli,  Vincenzo Dolla,Universita' di Napoli Federico II,  e Paola Cantoni ,Universita' di Roma, interverranno su Totò poeta..
Su Toto' attore cinematografico indagheranno Antonio Palermo,Universita' di Napoli Federico II, che parlera' de 'Il primo Toto'; Sergio Raffaelli  Universita' di Roma Tor Vergata che si soffermera' su Dante in Toto'; Antonia Lezza, Universita' di Salerno, su Toto' tra storia e mito.
Il convegno prevede inoltre la partecipazione dell'attrice Cinzia Mirabella, che reciterà versi di Totò. Concluderà il convegno una tavola rotonda sull'artista che Pasolini definì " unico come uno Stradivarius". Toto', linguaggi e maschere del comico, sarà il tema della tavola rotonda a cui parteciperanno tra gli altri  la figlia Liliana de Curtis, Gabriella Gavagnin e Raffaele Pinto dell'Universita' di Barcellona.