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Giorgio Albertazzi rivela: ''Il finale del film di Luchino Visconti 'Rocco e i suoi fratelli', lo scrissi io 

Giorgio Albertazzi

Luchino Visconti

Visconti col cast di "Rocco e i suoi fratelli"


Giorgio Albertazzi, direttore del Teatro di Roma, nel corso del convegno  ''Diritto d'autore nell'era di internet',   presso la facolta' di Scienze Politiche di Napoli, ha fatto una rivelazione inedita:  ''Il finale del film di Luchino Visconti 'Rocco e i suoi fratelli', lo scrissi io ispirandomi all''Idiota' di Dostoyevskj''. Albertazzi ha raccontato che Visconti, che apprezzava il suo stile di raccontare, gli propose di scrivere un finale del film diverso da quello previsto originariamente. La soluzione  che Albertazzi scrisse piacque a Visconti, e con questo finale realizzò il film. Quando Albertazzi chiese al grande regista il motivo per cui era stato omesso il suo nome dai titoli del film, questi gli rispose "che in fondo e' meglio copiare che essere copiati''.

 L'aneddoto che Albertazzi ha raccontato, scaturiva dal tema del convegno sul Diritto d'autore.  Albertazzi ha quindi proposto provocatoriamente:   ''E se abolissimo nel teatro il diritto d'autore? Il teatro e' soprattutto quello che si fa, più che quello che si scrive;  tra ciò che si scrive e ciò che si recita c'è una elaborazione di grande fantasia. La partecipazione dell'attore è enorme e determinante. Quando io cominciai a recitare non esisteva neanche la Siae''. Ha quindi precisato che la sua proposta era  una boutade provocatoria, ma con  un punto di verita'.
 Albertazzi si è poi soffermato sulle problematiche complesse dell'informatica ( pirateria e abusi) in merito ai diritti d'autore, sottolineando come   " La regolamentazione dei diritti   spesso riguarda il mercato e la mercificazione del progetto e non la sua sostanza che e' quella dell'identita' dell'autore''