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A Parma: 12° Salone Internazionale dell'Alimentazione dal 6 al 10 maggio

 

     

E’ la grande vetrina del food europeo, l’unica specializzata sull’alimentazione dell’Europa, l’unica ad offrire una suprema sintesi dei modelli che dominano i trend alimentari del mondo.
Una formidabile macchina espositiva che impressiona il visitatore con una Gestalt di mirabili dettagli: prodotti di altissima qualità presentati come gioielli, ancora “incastonati” nelle loro confezioni, insegne e marchi famosi, labels celeberrime e stand raffinatissimi, soluzioni architettoniche brillanti firmate dai migliori architetti e dai designers più famosi.

E’ questo Cibus: un salone che parlando di novità non trascura la bellezza, in tutte le sue forme.
E’ infatti qui a Parma, non a Colonia o Parigi, che c’è il più alto investimento scenografico per metro quadrato espositivo; è qui che le aziende chiamano a raccolta i maghi della comunicazione, mobilitando le migliori risorse dei persuasori occulti per celebrare la propria immagine nella sua più alta sublimazione.
E’ qui a Cibus, non all’Anuga o al Sial, che il prodotto a più alto valore aggiunto trionfa nella sua assolutezza e si schiera in una estrema varietà di diversificazioni, segmentandosi in nicchie di specialità sempre più intriganti e senza fine.
E le specialità, il tipico, l’alta gamma, spiegano il grande potere di attrazione del salone, rivelano perché Cibus funzioni come un irresistibile magnete per capitani d’industria, managers di grido, scrittori e giornalisti del cibo, buyers di punta della GDO, dettaglianti e ristoratori, importatori, Gourmet, “cacciatori” di fine foods con il biglietto da visita delle più blasonate Specialty Shops: Hediard e KaDeWe, Fortnum & Mason e Peck, Cardullo’s e Dean Di Luca.
Il salone si dimensiona sull’offerta alimentare europea, la più importante del mondo per fatturato complessivo (circa 700 miliardi di euro), export (oltre 120 mld di euro), e forza della tradizione gastronomica; un patrimonio straordinario valorizzato da una strategia promozionale che comprende road show internazionali in ogni continente, un’imponente campagna di comunicazione, programmi di direct e web mailing versatili e multilaterali, collimati ai molti e diversissimi targets del mondo alimentare.

Al centro dell’attenzione generale il modello alimentare italiano, un modello che identifica uno stile diventato punto di riferimento per élites di consumatori in tutto il mondo e un sistema alimentare industriale assolutamente unico per numero di aziende (7.000), stratificazione dimensionale (grandi gruppi ma tante e tantissime medie e piccole imprese), livello di specializzazione (spesso influenzata da quella territoriale legata alle produzioni tipiche), estensione della gamma produttiva, capillare diffusione in tutte le regioni e province (ma si potrebbe dire Comuni) della penisola. 
Un sistema industriale che trasforma il 70% delle produzioni agricole nazionali, adotta tecnologie mild rispettose della materia prima e dei processi produttivi tradizionali, e soggiace a controlli rigorosi e frequentissimi dell’autorità (720 mila ispezioni nell’ultimo anno, con una media di 5 controlli mensili per stabilimento) ed ogni giorno affronta i giudizi di una giuria, la cui competenza non ha paragoni nel mondo, costituita dalla vastissima platea dei consumatori italiani. Attualmente (stime 2003) il giro d'affari della nostra industria alimentare è valutato oltre 100 miliardi di Euro con esportazioni prossime al 15% dell'intera produzione, per un valore di circa 15 miliardi.
I consumi alimentari domestici dovrebbero toccare i 120 mld di Euro con gli extrafamiliari, cioè ristorazione e catering, a quota 55 mld con un complessivo stimato di 175 miliardi di euro, che  andranno ad incidere per il 16/17% sul totale dei consumi nazionali.

Dal 1984 ad oggi "Cibus" ha sempre accompagnato la crescita dell’italian food : un contributo importante all’ internazionalizzazione del sistema industriale, alla diffusione della conoscenza dei suoi prodotti, al suo posizionamento qualitativo.
Insieme al salone internazionale dell’alimentazione si svolgerà anche "Dolce Italia", rassegna specializzata nel settore dolciario, uno dei più dinamici e distintivi della nostra offerta alimentare. Dal 6 al 10 maggio 2004 sono attesi a Parma non meno di 100.000 operatori professionali: una cifra imponente, ma l’asset logistico di Cibus è di prim’ordine.  
Il quartiere fieristico è vicinissimo a due diverse uscite dell’autostrada del Sole; i bus-navetta collegano ogni 30 minuti la Fiera alla stazione ferroviaria (situata sul grande asse Milano-Roma e importante nodo per le linee da/per La Spezia e da/per Brescia, conta più di 25 fermate giornaliere Intercity ed Eurostar); l’Aeroporto "Giuseppe Verdi" prevede più voli giornalieri con Napoli e Roma-Fiumicino.
E per rendere più agevole l’afflusso dei visitatori, le Fiere di Parma attiveranno durante il salone poderosi e innovativi servizi tecnico-logistici, compresi il treno-navetta Cibus Express, che in 50 minuti collega il quartiere fieristico con i distretti alberghieri di Salsomaggiore e di Tabiano Terme, e il servizio di elitaxi, che grazie all’eliporto del quartiere, è in grado di trasferire rapidamente gruppi di operatori tra Parma, Salsomaggiore e località limitrofe.
Ma a "Cibus" trionfa anche il digitale: per facilitare gli incontri fra i protagonisti del comparto ed offrire alle singole aziende l'opportunità di accrescere la propria visibilità internazionale con l’impiego di strumenti di business avanzato, le Fiere di Parma hanno messo a punto un nuovo gioiello dell’information technology che utilizzerà un moderno glossario alimentare, il "Cibario", e chiavi professionali di segmentazione (classi di fatturato, numero di dipendenti, collocazione geografica, tipologie e shelf-life di prodotto, packaging, etc.) per consentire ai buyers in rete di entrare nel Cibus World, il mondo di Cibus, e selezionare in tempo reale i fornitori e i prodotti più rispondenti alle proprie necessità. Cibus World, strutturato su 60 gruppi di prodotti alimentari, sarà disponibile on line nelle lingue inglese e italiana.

Anche per l'edizione 2004, a "Cibus" saranno allestite le postazioni informatiche Infair, veri e propri "food-paths", "sentieri digitali" per arrivare a tutte le aziende presenti in fiera e a tutti i prodotti, anche i più rari. Accanto ad essi il programma operativo informatico "World on Line", specializzato nell'individuazione di partner produttivi e commerciali in ogni nazione, offrirà alle industrie alimentari l'opportunità di contatti diretti, permanenti e concreti con la grande distribuzione internazionale e con gli importatori alimentari di tutto il mondo.
Organizzazione, efficienza, tecnologia, logistica. Ma non solo questo.
A Parma, dal 6 al 10 maggio, Cibus attende i visitatori con la consapevolezza di poter mostrare, accanto ad innovazione e business, le radici stesse della nostra civiltà alimentare.

 
Comunicato ripreso dal sito di  Cibus