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A Parma il Tempio dell'Arte

Grazie al Comune di Parma e al Fai nasce il Tempio della Musica, 4mila metri quadrati pieni di libri e un Museo multimediale sulla storia del teatro musicale.

 

Sarà la sede dell’Archivio storico del Teatro Regio, dell’Istituto nazionale studi Verdiani e del Centro internazionale di ricerca sui periodici musicale. Parliamo della Casa della musica a Parma, nel rinascimentale Palazzo Cusani: 4mila metri quadrati pieni di libri con tanto di auditorium al piano terra e di Museo multimediale sulla storia del teatro musicale.

A finanziare questo tempio dell’arte è il Comune di Parma, aiutato da una lunga lista di sponsor: 8 miliardi di vecchie lire il costo dell’impresa, realizzata – udite, udite – in un solo anno. Tanto, infatti, è bastato all’architetto Paolo Conforti per rimettere in sesto un edificio che nel corso del tempo fu adibito a Zecca di Stato, a Tribunale e recentemente a scuola media.

A fare festa alla Casa della musica saranno – sabato 18 maggio alle ore 17.30, in occasione della sua apertura – il sindaco di Parma Elvio Ubaldi e Giulia Maria Mozzoni Crespi presidente del FAI Fondo per l’ambiente italiano: “E’ un miracolo italiano – commenta Donna Giulia – realizzato in tempi e costi contenuti”. E aggiunge: “Nell’Italia delle grande città grigie, stanno risorgendo i piccoli centri come Parma”.

Tempio, si diceva: è cioè, etimologicamente parlando, uno spazio ‘separato’ per raccogliere – e non chiudere – alcune verità dell’arte musicale. Il Museo multimediale (4 sale in tutto) racconterà l’evoluzione dell’opera dal Seicento a oggi, la biblioteca raccoglierà oltre 15mila volumi provenienti in parte dal Conservatorio di Parma, la discoteca presenterà i gioielli della collezione Bergonzi, l’Archivio storico del Regio la vita del teatro omonimo attraverso gli inventari, mentre l’Istituto nazionale studi Verdiani ci mostrerà – tra le tante cose – il carteggio Verdi-Boito. Da ultimo, il Centro internazionale di ricerca sui periodici musicale (CIRPeM) continuerà a coordinare a livello mondiale la redazione di indici cronologici e analitici dei periodici musicali del XX secolo.

Ma ci sarà spazio anche per la musica eseguita. Al piano terra – laddove nell’Ottocento aveva sede il Tribunale Criminale – è situato l’Auditorium, una sala da 100 posti a sedere, cablata con fibre ottiche così come tutta la Casa. Un centro di studi ma anche di perfezionamento, che opererà in stretta collaborazione con istituzioni celebri come la Scuola di Fiesole o quella di Cremona diretta da Salvatore Accardo. Dunque – ci suggerisce Duilio Courir direttore del mensile Amadeus – un luogo dove ricomporre in un unico sistema la frattura tra la teoria e la pratica, tra il pensiero e l’opera musicale.