| Moana Pozzi, 
        stroncata giovanissima da  un male incurabile, nel 1994,   
        in venti opere di Mimmo Rotella, 
        uno dei più importanti artisti 
        italiani di questo secolo, un maestro nell’innovazione e nella 
        sperimentazione, una delle figure più conosciute in ambito 
        internazionale. 
        Mimmo Rotella  usa una 
        tecnica che lo contraddistingue da mezzo secolo: utilizza  
        manifesti cinematografici, locandine teatrali, cartelloni pubblicitari, 
        li disarticola, li strappa e li strapazza, li sovrappone e ancora li 
        strappa, poi li incolla su tela. L’idea 
        di dipingere utilizzando materiali inconsueti, come i manifesti 
        pubblicitari che invadono le nostre città, viene all’artista nel corso 
        di un viaggio a New York, studiando noti pittori come  Picasso e Kandinsky. 
        Il risultato è particolarmente suggestivo.  | 
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           Marilyn Monroe 
          in un opera di Mimmo Rotella   | Le 
          venti opere che compongono la mostra 
          " Moana 
          ultimo mito", 
          sono state realizzate con l'utilizzo di alcuni manifesti originali  
          riprodotti più volte. Le opere fanno trasparire  quello che a suo 
          parere resta del mito della pornostar: Sprazzi di sensualità erotica, 
          trasmessi dal suo volto, dai seni, dall'atteggiamento sensuale che 
          esprimeva nei manifesti. 
 Le opere misurano un metro per un metro e mezzo.
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