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Urso: Nella finanziaria una norma che fissa i criteri per ottenere la certificazione "made in Italy"

 Il vice ministro dell'industria, Adolfo Urso in una intervista a LIbero ha annunciato che nella finanziaria di quest'anno sarà inserita una norma che fisserà i criteri per ottenere la certificazione del "made in Italy". Nessuna impresa sarà obbligata ad adottarlo perché l'Europa non lo consentirebbe. Gli imprenditori che l'adotteranno avranno una chance in più da spendere sui mercati internazionali.

In riferimento all'equivoco cinese che usa  il marchio CE creando confusione tra Comunità Europea e China Export, il vice ministro ha assicurato: "Nessuna merce potrà più entrare in Europa senza l'indicazione di provenienza. Fra qualche settimana, questo sistema andrà a regime, e l'abuso finirà: o scrivono chiaro e tondo "made in China" oppure non potranno vendere nulla in Europa". (...)"Il made in Italy non corre alcun rischio a condizione che sappia tenere nel nostro Paese il cuore e il cervello"


E' nato il marchio MADE IN ITALY.  Il vice ministro Urso: "Una decisione per combattere la concorrenza sleale"